Silvio Garattini: una vita di successi nella ricerca farmacologica per il benessere dell’umanità
Nel dialogo con il prof. Silvio Garattini, illustre scienziato di fama internazionale, creatore e direttore fino a pochi mesi fa e oggi Presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, scorre la storia più recente della ricerca medica e farmacologica in Italia. Fare sintesi di questa intervista è difficile perché è impossibile condensare in poche parole la storia di un uomo eccezionale, che ha segnato l’evoluzione della ricerca scientifica e farmacologica in Italia, Silvio Garattini, e la storia di un Istituto che è cresciuto, si è sviluppato, ha dato origine a molteplici altre esperienze nel campo della ricerca biomedica. Per me è un onore aver intervistato questo scienziato tanto più autorevole nel mondo scientifico, quanto semplice e disponibile quando si tratta di spiegare a chi non è specialista del settore la ricerca finalizzata al bene dell’umanità. Ne emerge uno spaccato di storia della scienza (e della società) che testimonia la realizzazione di un percorso ambizioso ma concreto che all’inizio sembrava il sogno di un visionario. Sono certo che i lettori troveranno nell’intervista molteplici spunti per approfondire temi, argomenti, per raccogliere altre informazioni, per dare una risposta a un ampio ventaglio di curiosità che le parole del professore provocheranno in ognuno di loro. Sono altresì certo che questa intervista costituisca una pietra miliare nella storia di “Prevenzione Oggi”, assolutamente in linea con lo sforzo di divulgazione della cultura scientifica e medica che fa da terreno di semina della medicina, della cura dell’uomo, del progresso sociale.
Questa volta la nostra brava Clelia Epis ha messo in luce, con un interessante articolo, le imprese ciclistiche di Ivano Saletti, bresciano, che ha vinto recentemente il Campionato europeo per trapiantati di cuore e di polmone svoltosi a Lignano Sabbiadoro. Con Saletti ed Ermanno Manenti, quella bresciana si conferma terra di campioni del ciclismo. Forte della vita ritornata in lui nel suo pieno vigore grazie al trapianto, Ivano Saletti si permette di scalare montagne durissime, superiori, per difficoltà, alle più aspre fra le salite del Tour di France. Se a dirlo è un campione come Gilberto Simoni, vincitore di due Giri d’Italia, possiamo credergli. “Trapianto è tornare alla vita, ricominciare da dove non c’era più vita – confida nell’intervista concessa a Clelia Epis -. Ricordo che quando mi proposero il trapianto non riuscivo più a fare nulla, quella prospettiva invece riaprì istintivamente la spinta al futuro. Io e mia moglie Tiziana per un anno oscillammo tra la preoccupazione per l’operazione, la speranza e la voglia di lottare ancora. Avevo 35 anni e ora ne ho 48”.
Molti altri sono gli articoli che conquisteranno i nostri cari lettori. Fra questi l’indagine di Fernanda Snaiderbaur sull’importanza del dialogo fra genitori e figli, quando questi sono ancora molti piccoli. Uno studio eseguito dagli scienziati cognitivisti del MIT di Boston, prestigioso centro americano di studi universitari e post universitari, illustra che per rafforzare le facoltà mentali dei bambini è di vitale importanza un dialogo attivo piuttosto che un mero “imbottirli” di nomi difficili e informazioni fornite unidirezionalmente. Un articolo che impone alcune riflessioni molto importanti, in questi tempi di isolamento individuale (grazie o per colpa della rete) sui bambini, sulle famiglie, sull’essere genitori. In questo numero si racconta dell’interessante corso
ERRATA CORRIGE
Nel numero 256 di Prevenzione Oggi (pag.6) nella risposta alla domanda “Cosa Migliorare?” facciamo le seguenti precisazioni: “In Italia si fanno 1200 trapianti di fegato all’anno, 2500 sono i pazienti in lista d’attesa. Il dato dei decessi/anno per malattia di fegato è di 15000 unità. Ne segue che i potenziali candidati a trapianto non riferiti ai centri non dovrebbero essere più di 5000”. |
di formazione istituito da Aido Consiglio Regionale Lombardia tenutosi a Bergamo, e delle molteplici iniziative assunte da Sezioni e Gruppi sparsi in tutta la Lombardia. Vorrei concludere affiancando agli auguri del Presidente regionale, l’amico Giovanni Ravasi, anche i miei. A nome mio personale e di tutta la Redazione del giornale vorrei ringraziare chi ci è rimasto fedele e ci permette di resistere, pur tra mille difficoltà, in questa stupenda avventura culturale e associativa che è “Prevenzione Oggi”. Speriamo che il 2019 ci porti la necessaria ripresa nella diffusione delle copie. Ringrazio tutti per un ricco 2018 vissuto insieme con gioia e impegno e per le tante belle iniziative assunte a favore della donazione e del trapianto di organi e tessuti. Rivolgo un augurio speciale alla Presidente Nazionale dell’Aido, Flavia Petrin, che si sta spendendo con incredibile generosità per guidare l’Associazione verso i nuovi orizzonti. In una società che cambia rapidamente, la Presidente Nazionale ha saputo aprire un proficuo dialogo con tutto il territorio, facendoci sentire uniti e vivere l’orgoglio di essere componenti di un’Associazione che promuove la vita, ma soprattutto contribuendo a cementare la condivisione ad ogni livello nazionale. Siamo davvero orgogliosi di essere, insieme con lei, protagonisti di questa quasi cinquantenaria storia di meravigliosa solidarietà.
Leonida Pozzi